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Verrà inaugurata il 16 Dicembre 2023 e resterà aperta fino al 14 Gennaio 2023, presso la Casa comunale di Cantalupo in Sabina, “Amigdala”, la prima retrospettiva del pittore Fabio Egidi. La mostra ripercorre il percorso dell’artista, dagli esordi giovanili, fino agli ultimi lavori risalenti al 2014, ed ha lo scopo di presentare al visitatore uno stralcio della vita interiore del pittore, uno sguardo delicato ed intimo sull’animo di chi ha amato profondamente la pittura e la sua terra Sabina. Fabio Egidi nasce a Terni il 18 Febbraio del 1955. Di madre umbra e padre sabino, visse l’infanzia e la prima adolescenza a Cantalupo, per poi trasferirsi per terminare gli studi, a Terni.

Fin da bambino Fabio dimostrò di avere una potente immaginazione, attenzione e attrazione verso i colori e la natura. La giovane mente del piccolo, subiva le suggestioni di un forte folclore misto a religiosità, che permeava il suo vissuto quotidiano.

Attorniato da questo clima, sviluppò un immaginario che lo portò poi, nell’incontro con la pittura ad olio, ad avvicinarsi, anche per emulazione dei grandi artisti come Caravaggio, alle rappresentazioni sacre, specialmente all’icona del sacro femminile, con varie opere che ritraggono la Madonna. In età più matura, l’elemento femminile nella scoperta del nudo, dapprima con fattezze classiche, poi più emaciate e stilizzate, ma pur sempre idealizzate e che par vengano dal soprannaturale, prenderà il posto delle effigi sacre, per prediligere lo studio della figura umana, soprattutto immersa nel contesto agrestre, che in lui evocava le radici dei suoi natali, ma anche maestri come Giovanni Fattori.

Dopo un breve ritorno al paese, finiti gli studi, decise di trasferirsi in Germania, dove entrò in contatto con gli ambienti industriali delle città di produzione. Da questa esperienza genererò varie opere paesaggistiche, contestualizzate in zone industriali. Comignoli grigi e uomini grigi, stagliati contro cieli indaco e vermigli, che paiono gridare tutta la nostalgia delle sue colline sabine.

Fece presto ritorno nel suo paese natale, dove riaffiorano le suggestioni agrestri, e le immagini femminili di nudo, uomini seduti a far gare di dadi o al gioco delle bocce, vecchi con la pipa, piccole nature morte materiche e terrigne.

La ricerca della propria peculiare chiave espressiva lo portò ad esplorare, attraverso lo studio dei Maestri, varie tecniche e vari stili, ma qualcosa scalpitava dentro di lui, qualcosa di potente e guizzante, di veloce ed incontrollabile, che trovò il suo soddisfacimento, solo nell’incontro con l’acquerello.

Un incontro mistico che finalmente gli consentì, abbandonando la matericità della pittura ad olio, ed abbracciando l’immediatezza e la trasparenza dell’acquerello, di lasciarsi pervadere dall’incanto dello studio della luce e della luce sull’acqua.

Da qui il suo percorso artistico si rivolse completamente a descrivere i suoi sentimenti di meraviglia e sgomento attraverso la forza del colore fluido davanti alla potenza della natura nell’attimo che sfugge, in un raggio di sole che tocca dei rami che si rifrangono sull’acqua, la potenza delle rapide,il volo di un uccello su colline e arbusti che si stagliano su cieli vaniglia, nell’abbraccio sabino del suo amato fiume Tevere.

Un amore fino all’ultimo sole.

                                                                                                                                        E.E

“L’ amigdala è un piccolo agglomerato nervoso a forma di mandorla, che si trova internamente tra i lobi temporali del cervello. Essa attribuisce significato emotivo a stimoli provenienti dal mondo esterno, dall’interno del corpo e dal cervello, come pensieri e ricordi.”

La mostra “Amigdala” è realizzata nel decennale della scomparsa del pittore, ed ha lo scopo di regalare al visitatore, una prospettiva sul mondo interiore dell’artista e sulle sue profonde emozioni, sull’uomo che era e su come ha vissuto, attraverso i suoi occhi, la sua mente, le sue mani ed il suo cuore, una vita estranea al quotidiano, immerso in scenari reali che i suoi sentimenti hanno reso palchi speciali di meraviglie che ci racconta con le sue pennellate di bistro.

Ingresso Gratuito

Orari di apertura

Venerdì…h 15.00/19.00

Sabato…h10,30-13.00/15-19.00

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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